Bacheca della RSU IBM di Palermo

giovedì 13 marzo 2008

Scheda periferie sicilia

Sicilia

Dati macro economici del territorio e presenza IBM.
La Sicilia ha una popolazione di oltre 5 milioni d’abitanti e, con i suoi 25.710 KMQ, è la regione più estesa d’Italia. Contribuisce per il 6 % al PIL nazionale. Circa metà di questo PIL è prodotto dal settore Petrolchimico. La presenza IBM nelle due sedi di Palermo e Catania è di 52 dipendenti sul totale di 6.982 della IBM in Italia.

Presenza IBM: trend e “go to market”
In Sicilia l’IBM ha perso, nel tempo e quasi del tutto, la presenza commerciale diretta.
Erano presenti negli anni 90: una filiale “Banche”, una filiale “Enti Locali”, una filiale “SMB” (oggi GB), oltre a risorse sistemistiche disponibili per le attività d’engagement e presales.
Oggi i pochi rappresentanti e i colleghi che svolgono attività nell’ambito dei servizi, operano solo molto parzialmente e occasionalmente sul territorio e sono inseriti in un “Go to Market IBM” che li vincola ad un’organizzazione orientata ad “Offering” e ad attività di “Delivery” dei servizi, spesso di nicchia e su settori di mercato che prescindono dalla geografia.
Il modello organizzativo IBM, applicato in Sicilia in modo automatico e senza adattamenti territoriali, ha prodotto una frammentazione organizzativa, che indirizza le poche risorse verso ipotetiche e peraltro non sempre realizzate “focalizzazioni” e “specializzazioni” avulse dal contesto economico di riferimento. Questo ha prodotto, come conseguenza ultima, un mancato sviluppo degli affari sul territorio.

Presenza IBM: i mercati
La Sicilia è una regione dotata di uno statuto autonomo, che prevede ampie competenze su settori che in altre regioni d’Italia sono dello Stato. Questo comporta anche investimenti ben più ampi che in altre Regioni, anche nel settore dell’IT.
La IBM è presente con un solo rappresentante di relazione che segue la Regione Sicilia, il mercato della Pubblica Amministrazione Locale e le Università.
Non vi è alcuna risorsa GBS dedicata ai bandi di gara, ne vi sono stati, nel tempo, investimenti per costituire “asset” con i quali affrontare questo mercato.
Con la decisione nel 2005 di non partecipare alla gara per la costituzione della società mista con la Regione Siciliana, per la gestione dell’IT della Regione Sicilia, la IBM ha abbandonato in Sicilia una importante quota di mercato.
In tempi più recenti, inoltre, la IBM ha abbandonato l’idea di seguire le opportunità di mercato determinate dai bandi di gara - bandi che sono per la maggior parte orientati verso la richiesta di soluzioni complessive - limitandosi a proporre, quando possibile, forniture di HW, veicolate comunque, tramite BP.
Sul settore Petrolchimico, operano in Sicilia importanti Poli Industriali che sono seguiti sia dal punto di vista commerciale che “sistemistico” da colleghi di Roma e Milano che, assolutamente ignari delle risorse e delle competenze IBM sul territorio, delegano tutto ai Business Partners (BP), riducendo la quota di affari, attività e conseguente sviluppo delle opportunità lavorative a numeri assolutamente residuali.
Il mercato delle piccole e medie imprese (PMI) è stato, nel tempo, affidato ad un “Canale” controllato e indirizzato in modo molto parziale e in definitiva insufficiente, ove è diventato ora difficile, per i commerciali “storici” di Palermo e Catania, individuare un contatto valido per un ingaggio, anche scorrendo una lista di un migliaio di nominativi di Aziende assegnati al “Midmarket”.
Come conseguenza, il cosiddetto “Canale” tende, più che a concentrarsi sullo sviluppo del business, del brand e della presenza IBM, ad operare, preferibilmente, per “attaccare la propria etichetta” su un cliente per poi rivendicare royalties o altri diritti sul fatturato generato da chiunque su quel cliente.
Nel casi migliori, i BP si limitano a rivendere prodotti HW dell’IBM, “vestendoli” con proprie soluzioni.

Presenza IBM: la forza lavoro
Sul piano dello sviluppo della forza lavoro, la situazione di frammentazione ricordata ha portato a:
· Un accentuato “nomadismo” che porta la maggior parte di colleghi a lavorare, in modo scoordinato e occasionale, su “offering” e progetti in Italia e in Europa, soprattutto quando le situazioni diventano critiche o sono meno appetibili per i team nazionali più strutturati
· Una necessità continua d’adattamento personale e d’autonoma riconversione su sempre nuovi e diversi ambiti tecnologici e applicativi, caratterizzata spesso da mancanza d’attenzione manageriale e da disconoscimento di impegno e di risultati professionali.

Le richieste

Le richieste, in coerenza con la Piattaforma rivendicativa presentata e con le considerazioni attinenti alla specificità delle sedi di Palermo e Catania, sopra esposte, si basano sui seguenti due principi:

Principi
1. Rendere effettiva la possibilità, per i lavoratori della Sicilia, di avere pari opportunità di crescita e sviluppo professionale.
2. Bilanciare la presenza della IBM in Sicilia in funzione del contributo che la Regione dà al PIL Nazionale e delle opportunità del territorio.


Come attuare i due principi:
I modi per affrontare la discussione e dare operatività ai principi esposti sono, di seguito, indicati:
1. Principio 1: rendere effettiva la possibilità, per i lavoratori della Sicilia, di avere pari opportunità di crescita e sviluppo professionale.
Azioni ipotizzabili:
a. Attivazione di Centri di Competenza di secondo livello per l’assistenza a prodotti e servizi, che abbiano un mercato di riferimento nazionale e internazionale.
b. Attivazione di laboratori per lo sviluppo di nuove soluzioni applicative e “asset” che, anche con riferimento a specificità economiche presenti in Sicilia, (vedi punto due successivo), abbiano una missione a livello nazionale e internazionale.
c. Riesame dell’attuale politica di gestione delle opportunità di lavoro su progetti che prevedano una permanenza temporanea fuori sede, in conformità a criteri di volontarietà, convenienza e incentivi per i lavoratori.
2. Principio 2: bilanciare la presenza della IBM in Sicilia in funzione del contributo che la Regione dà al PIL Nazionale e delle opportunità del territorio.
La presenza IBM in Sicilia è meno dell’1% della presenza IBM in Italia. Non tiene conto delle possibilità di sviluppo date da specifici settori economici o da nicchie di mercato quali:
· Petrolio e Raffinerie (circa il 3% del PIL in Italia)
· Porti
· Turismo
· Beni Culturali e Ambientali
· Sistemi di organizzativi di filiera e di cooperazione territoriale

Azioni attuative ipotizzabili:
a. Rafforzare la presenza commerciale IBM in Sicilia sul mercato delle PMI, su quello del “Petrolio” e su quello della Pubblica Amministrazione Regionale.
b. Assegnare, alla sede di Palermo, una missione nazionale e/o internazionale, su almeno uno dei settori o nicchie di mercato sopra indicate

Le azioni sopra indicate potrebbero essere attuate anche in coerenza e con il sostegno delle politiche e dei finanziamenti previsti dal QUADRO STRATEGICO NAZIONALE per la Politica Regionale di sviluppo 2007-2013 (Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione).

Anche considerando le precedenti esperienze relative ad accordi d’investimenti dell’IBM in Sicilia, le RSU reputano che gli accordi debbano essere caratterizzati, anche da una verifica dei piani d’azione decisi e dello svolgersi delle attività, da attuarsi con incontri mensili, nei quali RSU e IBM si impegnino ad informare rendere pubblici i progressi e gli eventuali problemi registrati.

giovedì 6 marzo 2008

Documento del Coordinamento delle RSU IBM Italia sulla presenza IBM nelle sedi periferiche

PRESENZA IBM SUL TERRITORIO

Dopo un anno dall’inizio della trattativa per il contratto integrativo aziendale ci ritroviamo a discutere sulla politica industriale dell’IBM nelle periferie.

La denuncia inoltrata lo scorso anno evidenziava una progressiva rinuncia della presenza diretta sul territorio a favore dei propri Business Partner e delle aziende controllate, quando non addirittura della televendita.

In questo modo sono stati cancellati numerosi posti di lavoro in IBM e, contemporaneamente, si è persa la conoscenza del territorio con inevitabili perdite di quote di mercato. La motivazione dichiarata è la scarsa redditività di alcuni segmenti di business, ma in realtà sembra stare tutta dentro un ritirarsi della IBM nei soli mercati ultra profittevoli rappresentati o dai trend elevati (con crescite del 20% annuo) o dai margini di profitto altissimi.

A fronte di una strategia che va verso i mercati ad alto profitto, però, IBM non è stata in grado, in Italia, di acquisire nuove missioni e di avviare un processo di riqualificazione delle proprie risorse.

In conseguenza di ciò stanno avvenendo:

  • processi generali di trasferimento fuori dall’Italia di processi lavorativi
  • progressiva rinuncia alla presenza diretta IBM sui territori

Le conseguenze sono negative sul piano:

  • sia dello sviluppo sociale ed economico dei territori, con chiusura e impoverimento delle sedi
  • sia sulla crescita professionale e sulle motivazioni dei lavoratori

La scelta di sostituire la propria presenza diretta sui territori con meccanismi di sub fornitura, che hanno l’obiettivo immediato di ridurre i costi, se non gestito correttamente comporta e ha comportato nel tempo, perdita di mercato e di opportunità di crescita.

La perdita di contatto diretto con i clienti, si sta traducendo in una perdita di conoscenze e di saperi diffusi nel territorio, punto di forza tradizionale della IBM.

Altra fonte di preoccupazione, conseguente peraltro a quanto sopra indicato, è che la IBM Italia dipende pericolosamente per circa il 70% del suo fatturato da pochissimi grandi clienti, nonostante in Italia più del 90% dell’impresa sia media o piccola. Questa tipologia d’impresa, insieme agli Enti Locali, rappresenta il tessuto economico fondamentale, la spina dorsale del nostro paese. - nel 2008 il mercato delle PMI (General Business) è stimato di 7.3B$ (il 35,9% dell’intero mercato IT); quello Pubblico è stimato di 3,9B$ (il 19,7% dell’intero mercato).

Non va quindi ignorato che L’Italia, per le sue tradizioni storiche, la sua struttura cittadina, la sua configurazione geografica, è il paese delle autonomie locali e delle piccole-medie imprese e che per quanto riguarda le realta del Mezzogiorno, ma non solo, vi è la la possibilità di partecipare al grande progetto di integrazione europea, anche utilizzando finanziamenti e provvidenze specifiche (Ved. Allegato A).

Non si può abbandonare il territorio, in Italia.

Per quanto sopra indicato, il Coordinamento, e le RSU, hanno ritenuto necessario richiedere una inversione di tendenza inserendo nella piattaforma integrativa (vedi http://www.lomb.cgil.it/rsuibm/2006o12.htm) l’argomento “Presenza di IBM sul territorio”, di cui riportiamo il testo:

“...Per questi motivi si richiede che le sedi periferiche diventino e sviluppino la loro caratteristica di centri di competenza ed alta specializzazione, invertendo così l’attuale tendenza all’impoverimento degli skill ed alla sottrazione della commercializzazione, assistenza e sviluppo dei prodotti più importanti”.

Si chiede pertanto di avviare un confronto basato sui seguenti obiettivi generali:

  • bilanciamento della presenza, anche commerciale e diretta, della IBM sui territori
  • partecipazione al processo di integrazione europea
  • dare pari opportunità di crescita e di sviluppo professionale ai lavoratori delle sedi territoriali periferiche

da raggiungere mediante la ripresa di una politica industriale che determini:

1) Investimenti, in termini di risorse economiche ed umane finalizzati ad una maggiore presenza commerciale nel territorio.

2) Incremento dei presidi territoriali IBM a supporto delle attività commerciali.

3) Programmi di formazione professionale, indirizzati ai lavoratori che operano nelle periferie, finalizzati alla copertura dei nuovi mercati e all’ottenimento di competenze professionali richieste dal mercato.

4) Investimento nelle strutture tecnologiche di collaborazione in IBM che consentano una integrazione dei team a livello nazionale / internazionale.

5) Valorizzazione delle competenze territoriali anche al fine di incrementare i rapporti di collaborazione IBM con le Università e Parchi Tecnologici per creare e sostenere i centri di eccellenza.

6) Avvio di attività volte a creare in modo permanente sul territorio, strutture di ricerca in ambiti tecnologici di alto profilo, anche con l’utilizzo, nelle fasi di start up dei fondi strutturali europei.

Coordinamento Nazionale RSU IBM Italia S.p.A.


Allegato A:

Con la Finanziaria 2008 (legge 244/07) diverse misure favoriscono il tema in discussione . Ne riportiamo solo alcune significative:

1) Sgravi fiscali per la collaborazione con Istituti Universitari

2) Al fine di avviare l’informatizzazione della P.A., obbligo di riduzione dell’uso della documentazione e della corrispondenza cartacea.

3) Utilizzo della comunicazione VOIP.

4) – Sgravi e incentivi alle imprese

TAGLIO DI CINQUE PUNTI E MEZZO DELL’ALIQUOTA IRES (dal 33% al 27,5%)

RIDUZIONE DELL’IRAP dal 4,25% al 3,9%

OPZIONE IRES” al 27,5% per le imprese personali di solito soggette all’Irpef

Aumenta il credito d’imposta alle imprese sulle spese per ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO in collaborazione con università ed enti di ricerca pubblici.

Ridotti gli oneri sociali per le IMPRESE INNOVATRICI durante la fase di start up.

5) “Bonus Sud”

Intervento di grande rilievo, sul piano teorico e sostanziale, di politica dell’occupazione nelle aree del Mezzogiorno. Al fine di incrementare i tassi di impiego stabile dei lavoratori nel meridione, la Finanziaria 2008 prevede dei consistenti incentivi fiscali alle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dai datori di lavoro che operano nelle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise.

A questi datori viene infatti concesso, per il triennio 2008-2010, un credito di imposta pari a 333 euro per ciascun lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato e per ciascun mese. Il credito sale a 416 euro mensili nel caso l’assunzione riguardi lavoratrici donne rientranti nella definizione di lavoratore svantaggiato contenuta nel regolamento della Commissione europea n. 2204/2002 (articolo 2, lettera f, punto XI).

Il credito di imposta verrà calcolato considerando la differenza tra il numero di lavoratori a tempo indeterminato rilevato per ciascun mese del 2008 e seguenti e il numero medio di lavoratori dello stesso tipo occupati nell’arco dell’intero 2007. In caso di assunzioni con contratto part time, il credito spetta in misura proporzionale alle ore previste rispetto a quelle del contratto collettivo nazionale di riferimento.

6) Zona Obiettivo 1 della UE.

7) Sgravi fiscali di 5 punti dell’IRAP per le nuove assunzione a tempo indeterminato.


Allegato:

Torino:

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Padova

La filiale di Padova segue i clienti GB su un territorio molto vasto. Inoltre Padova non si trova fisicamente baricentrica nel territorio, per cui ci sono molti clienti che sono veramente molto lontani da Padova. In passato si era pensato di poter coprire questo vasto mercato (il nord est è notroriamente costituito da un tessuto industriale di aziende medio piccole) affidandolo ai business partner, ma questa scelta si è dimostrata perdente. Non solo c’è stata una rapida diminuzione degli affari sul mercato smb, ma anche i clienti più fedeli stanno percependo una mancanza della presenza IBM. Questo fenomeno si è ulteriormente accentuato dopo la chiusura della sede di Verona. Inoltre sono spariti anche punti d’appoggio importanto come Bolzano e Udine che potevano essere visti come punto di riferimento anche per i clienti. Crediamo che questo processo di perdita del territorio non possa essere fermato semplicamente aumentando gli obiettivi di vendita dei rappresentanti, che peraltro lavorano in maniera sempre più stressante e con un livello di insoddisfazione sempre crescente. Crediamo invece che sia necessario in tempi rapidi aumentare le risorse fisiche - centri di marketing, punti d’appoggio – e un potenziamento delle competenze che il mercato richiede.

Chiediamo quindi una struttura fissa a Verona e una a Udine, dipendenti dalla sede di Padova dove possano appoggiarsi i colleghi sia di marketing sia tecnici, che lavorano costantemente sui clienti del territorio.

Bologna

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Genova

Nella sede sono presenti tutte le funzioni aziendali: GBS, GTS, STG, Sales e Customer Fulfilment, GB.

Genova è sede di importanti aziende del gruppo Finmeccanica (ELSAG, Ansaldo, Selex), Fincantieri e anche del settore petrolio, ERG ed ENI, per non parlare della Pubblica Amministrazione in particolare la società DATASIEL che coordina tutto il settore.

Ricordiamo anche che Genova è sede dell’Istituto Italiano Tecnologico (IIT che ricorda il MIT americano) e quindi coinvoglia una enorme massa di finanziamenti sia nazionali che europei.

Ancora, Genova quale primo porto del Mediterraneo è sede delle più importanti agenzie logistiche dei traffici marittimi (MAERSK, GRIMALDI, MESSINA, PSA, COSCO, etc...).

Alla luce di quanto sopra esposto pare riduttivo che questi clienti vengano seguiti quasi tutti da colleghi non di Genova, ma provenienti da altre sedi, Milano e Roma in primis.

Ma è plausibile anche una giustificazione sulle competenze professionali, in quanto molti dei pochi colleghi ancora presenti, hanno avuto per molto tempo la responsabilità di tali clienti.

In ultimo il gruppo CARIGE, banca ancora autonoma e che ha sempre fatto notevoli investimenti in IT, sopratutto con IBM. Oggi in presenza dell’unico progetto IBM per sportello bancario di filiali viene seguito anch’esso per la maggior parte da colleghi di fuori Genova.

Si potrebbe continuare con il mercato base (GB), ma la cosa importante è che questo territorio è ormai lasciato allo sbando o in mano totale ai BP o ai competitors. Serve ricordare che non più di 15 anni fa IBM aveva quasi l’80% del mercato IT della Liguria e del Basso Piemonte, mentre oggi non arriva al 25%. Vorrà ben dire qualcosa tutto questo?

Esempi di applicazione pratica :

  • Centro di eccellenza della Logistica,
  • Centro di eccellenza dello sportello bancario,
  • Copertura del territorio della GB per la Ligura ed il basso Piemonte data la forte presenza nel territorio di PMI.

Firenze

Anche la filiale di Firenze segue direttamente i clienti GB su un territorio abbastanza vasto (TUMAM=Toscana Umbria Molise Abruzzo e Marche). Oltre a questa realtà, vi sono alcune punte di business legate al distretto Monte Paschi di Siena e Società Autostrade, le cui Direzioni Commerciali non sono più in Toscana, ma altrove. La politica in generale è quella di gestire solo il clienti assegnati in modalità face-to-face. Per i restanti clienti, ovvero l’intero territorio, praticamente vi è il buio assoluto.

Vi è una persona che tenta inutilmente di occuparsi di market development, non appartenente a Firenze, ma in pratica il Territorio è abbandonato senza alcun controllo.

Le locali risorse vengono allocate quando possibile su Monte Paschi o su pochi piccoli clienti. Per il resto qualcuno viene costretto a emigrare in altre città (Nomadismo).

Non si sa come mai una filiale come Firenze, votata per tradizione e per ragioni geografiche a SMB/GB non riesca a ottenere dalla direzione centrale uno staffing più adeguato per il lavoro e lo sviluppo del mercato nel territorio (Attività attualmente demandata a ibm.com con le televendite). In piu’ la presenza di numerose persona di staff ad AMS consiglierebbe la attribuzione di una missione come LABORATORIO di Asset, in modo da bilanciare la povertà di iniziativa del settore commerciale nella ricerca di nuovi clienti/contratti.

Segnaliamo ad Empoli la presenza di Computer-Gross, uno dei distributori principali di IBM., con la galassia SESA, che pero’ rappresenta un ottimo distributore di soluzioni Microsoft invece che IBM, cosi’ come la massima parte dei BP sul territorio.

Non vi è competenza specifica GM/SMB né cultura tecnica su questi territori. L’uso di fogli Excel con cui fare numerologia è attualmente ritenuto skill sufficiente.

Napoli

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Bari

General Business: presenza territoriale maggiore al fine di sfruttando le opportunità che il territorio riesce a manifestare (ricordiamo che oggi sono molto attivi i settori di avionica dell’energia, della metallurgia/siderurgia e dell’agricoltura).

Public Administration: Cogliere le opportunità della potenzialità del territorio nelle fattispecie della sanità e della amministrazione pubblica.

IBM RESEARCH

La IBM in Svizzera ha un centro di ricerca sotto la divisione IBM Research che sfrutta i soldi della comunità europea pun non essendo nella UE. In questi ultimi anni sono stati attivati 15 progetti di ricerca che hanno attirato molti soldi della UE.

In Italia non è mai stata presente la IBM Research. La IBM Semea Sud era registrata al registro delle imprese come Centro di Ricerca oggi dopo essere stata assorbita dall’IBM non ne è rimasto nulla. Eppure a fronte di un numero esiguo di soldi ricevuti dall’IBM è stato possibile realizzare tre progetti di ricerca (IBI, ARTDECO, BIOINFORMATICA). Grazie ai soldi ricevuti per questi progetti, ovvero 300 Milioni di Lire, è stato possibile realizzare un progetto che ha sfruttato le conoscenze maturate in tali progetti ed ha procurato all’IBM un ritorno di 6 Miliardi di lire (vedi progetto alla PDC).

La ricerca attira fondi e progetti di rilievo, differenziandoci dalla concorrenza per le capacità che inevitabilmente si traggono dall’applicazione in ricerca.

Palermo

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Catania

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Cagliari

In coerenza con la presenza del laboratorio STG di Cagliari, Centro di Soluzione Tecnologiche su tutte le piattaforme HW IBM, chiediamo che si costituisca a Cagliari un Centro di Competenza con il compito di indirizzare/sollecitare/propagandare quelle soluzioni su 2 mercati specifici:

1. General Business (ex SMB)

2. Local Government.

Un Centro che , avvalendosi del locale Centro STG, abbia la missione di “indirizzare” la domanda e proporre/costruire soluzioni tecnologiche.

A Cagliari sono già presenti skill tecnici e commerciali di alto profilo , con qualificata e documentata esperienza , in grado di rapportarsi con quei mercati per dare risposta ed impulso all’esigenza, molto sentita, di soluzioni tecnologiche ad hoc.

Le relazioni e la sinergia col territorio locale, frutto di una presenza “storica” ( l’IBM è presente in Sardegna dal 1951), diventano un valore aggiunto e sono un vantaggio competitivo da non sprecare,ma da spendere per la produttività del centro.

In questo quadro , partnership importanti, con ricadute dirette ed indirette nel business, possono realizzarsi con il Parco Scientifico Tecnologico, l’Università di Cagliari , la Regione Sardegna ...

La Sardegna si è dotata di un Distretto Industriale specifico sull’Information Tecnology (Sardinia DistrICT) ed è regione del Sud Italia , si avvantaggia, perciò, di tutte le agevolazioni previste per quei territori.

mercoledì 27 febbraio 2008

Assemblea sindacale del 8 febbraio 2008

Ordine del Giorno:


  1. Licenziamento,

  2. Contratto Nazionale,

  3. Piattaforma contratto integrativo (sedi periferiche)

  4. Varie ed ed eventuali.


In relazione ai punti all’ordine del giorno, dopo ampio dibattito, l’assemblea così si esprime:


  1. Licenziamento

    1. L’assemblea esprime solidarietà al collega colpito alla viglia di Natale dal provvedimento di licenziamento ed apprezzamento per l’impegno della FIOM e delle RSU che immediatamente e a tutti i livelli (locale e nazionale) si sono fatti carico della difesa del collega, pur non iscritto al Sindacato.

    2. Dà mandato alla RSU di palermo di informare i colleghi e l’assemblea sullo svolgimento delle procedure di contestazione del provvedimento in corso, attivate e seguite dalla FIOM di Palermo

  2. Contratto Nazionale:

    1. L’assemblea in modo unanime esprime sdegno e incredulità sul fatto che nel testo dell’accordo firmato si sia sancito:

      1. la liceità degli assorbimenti operati dalla IBM

      2. le premesse sindacali e giuridiche per estendere, in danno al Sindacato, tale pratica a tutte le aziende in Italia

    2. Prende atto del fatto che i dirigenti locali della FIOM hanno in tutti i modi cercato di evitare l’esito infausto, avvisando per tempo delle conseguenze i dirigenti nazionali.

    3. Respinge quindi la proposta di proprie dimissioni dal suo incarico del Presidente del Comitato Direttivo Regionale della FIOM CGIL presente in assemblea come collega.

    4. Invita invece la RSU ad operare affinché gli errori commessi vengano riconosciuti nella loro gravità per tutti i lavoratori e per tutto il movimento sindacale e affinché vi siano le conseguenti dimissioni da parte dei responsabili a livello nazionale.

    5. Da mandato alla RSU di costituire e organizzare un gruppo di lavoro che renda pubblica e diffonda la richiesta di dimissioni

  3. Contratto Integrativo (sedi periferiche):

    1. l’Assemblea da mandato alla RSU di seguire in tutte le fasi la trattativa sulle sedi periferiche e di costituire e organizzare un gruppo di lavoro che affianchi la RSU nella elaborazione di proposte basate sui principi di:

      1. rafforzare la presenza della IBM nelle periferie, nel meridione, in Sicilia,

      2. rendere effettiva la possibilità per i lavoratori delle periferie, del meridione e della Sicilia, di avere pari opportunità di crescita e sviluppo professionale

  4. Varie ed eventuali:

  1. L’assemblea discute sul valore della presenza Sindacale nella vita aziendale, su come tale valore si sia, in più occasioni, concretamente manifestato anche in difesa sei singoli lavoratori, (al di là della appartenenza o meno al Sindacato), rafforzandone il senso di coesione e solidarietà e su come sia giusto e necessario sostenere, anche tramite il tesseramento, il Sindacato.

  2. L’assemblea dà mandato alle RSU di organizzare un flusso delle informazioni che, utilizzando mezzi informatici, consenta ai lavoratori di seguire l’andamento delle azioni decise e, più in generale, lo svolgersi delle attività Sindacali.

lunedì 11 febbraio 2008

Benvenuti

Benvenuti sul blog della RSU dei dipendenti IBM di Palermo!
A breve saranno disponibili nuovi interessanti contenuti per tutti i colleghi.

Un saluto

Angelo Piepoli e Antonino Puglisi